La didattica in vista dell’anno che verrà

Parole chiave: sviluppo tecnologico e competenze digitali.

Siamo a fine giornata: sono passate, anzi volate, 8 ore di lezione. È  il momento della firma del registro, delle ultime domande al docente, dei saluti, della scelta del bar dove incontrarsi per fare aperitivo assieme magari coinvolgendo anche il docente. All’improvviso una voce sovrasta l’aula: “Ragaaazziii, non vi dimenticate di compilare il questionario!”

Come un mantra, ad ogni fine lezione, la tutor ricorda della compilazione del questionario online per ricevere feedback sulla lezione e sul docente. Lo stesso a fine ciclo di lezioni di General Management e di Concentration; dopo il Brief aziendale e il Project Work e a fine Master, ovviamente.

La domanda sorge spontanea: ma tutti questi feedback verranno mai letti ?

La riposta è si, certo!

I feedback degli allievi sono essenziali per la rimodulazione della didattica: ogni anno infatti si procede con la ri-progettazione dei percorsi Master, prendendo in considerazione anche l’andamento didattico, l’efficacia ed efficienza delle docenze, la valutazione degli apprendimenti raggiunti dagli allievi e del loro livello di soddisfazione.  

 

The show must go on

Solitamente l’aggiornamento generale della didattica viene fatto a fine percorso, ma durante la scorsa edizione si è dovuto procedere ad una ri-organizzazione della didattica già a metà percorso, oltre che all’implementazione e sviluppo di ambienti virtuali adatti per il proseguimento delle lezioni. Infatti, nel momento in cui è stato dichiarato il lockdown, gli allievi erano nel pieno della fase specialistica e, in modo particolare, gli allievi dell’aula Marketing & Digital Communication Strategy erano nel pieno del lavoro sul Brief aziendale commissionato da Vodafone.

Per garantire risultati di apprendimento efficaci e mantenere alta la motivazione e l’impegno degli allievi, era indispensabile non spezzare questo processo di apprendimento. Pertanto, si è deciso di mantenere la presentazione finale del progetto, che si sarebbe dovuta tenere in presenza al Vodafone Village di Milano, alla data fissata (19/03/2020), continuando a lavorare a distanza: grazie al potenziamento dell’infrastruttura tecnologica, gli allievi hanno potuto continuare ad incontrare, nelle aule virtuali, i docenti della squadra digital coordinata da Riccardo Guggiola, e parallelamente lavorare al progetto incontrandosi virtualmente in piattaforma e condividendo il materiale di lavoro su drive.

La presentazione finale è avvenuta con successo il 19/03/2020, come previsto, ed è stata citata come caso virtuoso nella gestione dell’emergenza in un articolo ASFOR.

Contemporaneamente, anche le altre due specialistiche hanno mantenuto la continuità didattica alternando momenti di incontro sincrono con i docenti a momenti di lavoro in gruppo con esercitazioni, studi di caso, piccoli progetti e attività di confronto.  

 

Smart Learning per i tool e le skills digitali

Il Covid-19 e il conseguente lockdown, è stato sicuramente un elemento disruptive per i Master dell’A.A. 2019/2020 perché ha costretto ad una riorganizzazione della didattica, traslata in pochi giorni e con le opportune modifiche, dagli ambienti fisici agli ambienti virtuali di apprendimento. Gli elementi fondamentali e irrinunciabili su cui si è basato questo processo di ri-organizzazione della didattica sono stati:

  • garantire la continuità didattica mantenendo alti la motivazione degli allievi e l’engagement dei docenti;
  • mantenere l’allievo al centro del processo di apprendimento, traslando negli ambienti virtuali le metodologie didattiche attive, il learning by doing e la peer education;
  • continuare a garantire il corretto bilanciamento tra teoria e pratica;
  • portare avanti il percorso di Career Counseling e Bilancio delle Competenze;
  • rendere gli ambienti virtuali il più confortevoli possibile, puntando sull’utilizzo di strumenti smart, condivisi, sincroni e asincroni.

Sulla base di questi punti fermi, uno dei primi passi è stato il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica che la Scuola aveva già a disposizione. In modo particolare, l’intranet aziendale è stato trasferito in cloud su Google Drive per consentire lo smart working dello staff; parallelamente è stata migliorata e ulteriormente sviluppata, con aggiornamenti alle nuove versioni e restyling dell’interfaccia utente, la piattaforma Moodle, sulla quale la Scuola aveva già investito in passato ma che veniva utilizzata solo come repository di materiale didattico a supporto di tutto ciò che avveniva in aula. Contemporaneamente al rafforzamento della piattaforma, si è investito anche in altri strumenti che integrassero le funzionalità offerte da Moodle: Zoom, Google Meet e Jitsi per le aule virtuali sincrone e le aule virtuali in cui gli allievi, in gruppi, potessero lavorare ai progetti.

L’indirizzo e-mail customizzato di ciascun allievo è stato agganciato all’account GSuite della Scuola, offrendo pertanto agli allievi tutti i benefici di un account GSuite: spazio di archiviazione illimitato su Google Drive, possibilità di creare in autonomia aule virtuali con Meet, condivisione di documenti, cartelle e lavagne virtuali (Jamboard).  

 

Una nuova metodologia didattica: lo Smart Learning

La disruption ha portato alla definizione di un nuovo modo di fare didattica: lo Smart Learning, un approccio che va oltre il semplice e-learning perché integra la formazione a distanza con i valori e gli strumenti alla base dello smart working, diventando strumento e opportunità di crescita e sviluppo personale e professionale.

Oltre al modo in cui fare didattica, si è dovuto ri-pensare alla didattica in sè, investendo sullo sviluppo delle tecnologie e delle competenze digitali, sui temi dell’innovazione, sulle capacità di analisi dei mutamenti di contesto, delle organizzazioni flessibili e sullo sviluppo di resilienza e capacità di adattamento. Tutti questi elementi erano già presenti nei Master AFORISMA, ma si l’obiettivo, oggi, è renderli ancora più centrali.  

 

Digital Transformation e IV Rivoluzione Industriale

La Digital Disruption, definito come “il momento in cui una nuova tecnologia origina il cambiamento di una determinata attività e modifica completamente il modello di business precedente”, e la IV Rivoluzione Industriale stanno generando impatti importanti sia livello sociale, che culturale ed etico.

Oltre a questo, la situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia dovuta alla diffusione del COVID 19 ha imposto importanti cambiamenti a livello organizzativo, di business e sociale. Basti pensare alla diffusione massiva di nuove modalità di lavoro e di apprendimento come lo smart working, il south working e lo smart learning che, in poco tempo, hanno cambiato per sempre la concezione del lavoro, il work life balance e hanno accelerato il processo di sviluppo delle competenze digitali, oltre ad introdurre nuovi modelli di business, frutto della capacità di re-inventarsi per poter sfruttare il cambiamento come un’opportunità.

A fronte di questa premessa, gli allievi sono invitati a formulare una riflessione sul tema della Digital Disruption e della IV Rivoluzione Industriale, attraverso anche uno specifico focus di analisi critica dei cambiamenti di contesto post COVID.  

 

Innovazione, Ricerca & Sviluppo, Open Innovation & Sharing Economy

L’innovazione è considerata un vero e proprio processo inevitabile per lo sviluppo del business, nonché per la sopravvivenza/competitività degli stessi. Ma qual è la differenza tra invenzione e innovazione? A quale modello ci si ispira oggi? Si introduce così l’OPEN INNOVATION, quale approccio alternativo all’innovazione tradizionale e soluzione organizzativa per sviluppare conoscenze in merito alla gestione dei processi di innovazione aziendale, locale e territoriale e su come trasformare le idee in start-up.  

 

Business Intelligence e sistemi di AI

L’approccio del modulo è orientato a fornire supporto diretto per l’introduzione di strumenti di BI nei sistemi decisionali delle organizzazioni (imprese e PA). Grande attenzione viene posta alla fase di progettazione della Business Intelligence, con pianificazione sul campo di tutte le fasi di introduzione della BI in un contesto operativo aziendale. Si sviluppano conoscenze sulle principali tecnologie di BI, sulle principali funzionalità di un software CRM e su come progettare repository.  

 

Economia circolare, sostenibilità, responsabilità sociale d’impresa e utilizzo etico delle tecnologie

L’avvento della IV Rivoluzione industriale e il fenomeno della Digital Disruption hanno portato ad un cambio di paradigma delle tre grandi narrazioni di inizio secolo (Globalizzazione, Unione Europea, Società dell’Informazione) con implicazioni su tutto il sistema sociale, culturale e politico. Pertanto, al centro del dibattito sull’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale, la dimensione etica ha assunto un ruolo sempre più importante.

Il “dovere morale” delle imprese, oggi, è impegnarsi in una riconfigurazione del modello di business in chiave di innovazione strategica sociale per colmare il gap tra profitto economico e responsabilità sociale, ispirandosi ai principi dell’economia circolare, in modo da generare valore condiviso.  

 

Think Tank

A suggello dell’innovativo programma proseguiranno i Think Tank (dall’inglese “serbatoii di pensiero”), strumenti di costruzione del processo critico di lettura, riflessione e decodifica, interpretazione delle dinamiche di contesto (economico, sociale, politico) e proposizione di idee, ricerche, soluzioni fattive, linee di sviluppo.

E’ uno spazio di sviluppo del pensiero attivo, critico e riflessivo delle allieve e degli allievi dei Master su temi di attualità politica, economica, produttiva, sociale, aziendale, etc.

Il Think Tank promuove l’opportunità di:

  • avviare o sviluppare il sentimento di cittadinanza attiva e confrontarsi con tutte le variabili di contesto che caratterizzano l’essere cittadino e futuro professionista;
  • rafforzare il senso di appartenenza alla società civile (in tutte le sue dimensioni) e sperimentare un nuovo ruolo e una nuova identità all’interno di essa: attore principale e non più spettatore passivo;
  • migliorare la comprensione degli eventi/movimenti/decisioni di diversa natura, promuovendo un confronto e dialogo interculturale alla pari fondato sulla reciprocità, la diversità, la specializzazione e la pluralità di idee;
  • conoscere e confrontarsi con il pensiero e le storie di vita delle persone chiamate a condurre i Think Tank.

Negli ultimi due anni accademici, sono stati ospiti dei Think Tank:

Enrico Letta, “Ho Imparato” – 22/02/2019

Pierluigi Celli, “La stagione delle nomine” – 18/04/2019

Paolo Borrometi, “Un morto ogni tanto” – 17/05/2019

Elsa Fornero, “Chi ha paura delle riforme” – 04/06/2019

Carlo Cottarelli, “Pachidermi e Pappagalli” – 16/12/2019

Massimiliano Valerii, “La notte di un’epoca” – 24/01/2020

 

Valorizzare il passato per costruire il futuro

L’obiettivo, oggi, è capitalizzare gli apprendimenti passati e calarli nel prossimo anno accademico cercando di trovare un equilibrio tra il fisico e il virtuale e un equilibrio tra la pratica e la teoria, grazie anche ad una corretta gestione degli spazi, che fortunatamente, in AFORISMA, non mancano: ampie aule attrezzate e grandi spazi verdi all’esterno che saranno ancor più valorizzati durante la prossima edizione.

Non resta altro che aspettare la XXI edizione dei Master AFORISMA che nonostante le mascherine e il distanziamento, continueranno a garantire un elevato standard di formazione e un altrettanto elevato livello di socializzazione, altro elemento fondamentale per la riuscita del percorso.

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